Comune di Sassoferrato Sassoferrato Cultura

Raccolta Perottiana

Palazzo Priori


Al piano terra di Palazzo dei Priori è ospitata la Sala Perottiana - che prende il nome dall’insigne umanista Niccolò Perotti (1430-1480) - in cui è custodita una preziosa raccolta di reliquari bizantini e fiamminghi, tra cui l’Icona di San Demetrio, il pezzo artisticamente più ricco e più raro della raccolta stessa. L’icona, opera d’arte bizantina di piccole dimensioni realizzata alla fine del XIV secolo, è un mosaico su supporto ligneo rivestito in lamina d’argento sbalzato e dorato. Il grande valore di questa icona musiva portatile è rappresentato dalla sua rarità, in particolare per la tecnica di realizzazione, completamente diversa da quella dei mosaici parietali o delle icone musive di grandi dimensioni. Si tratta di opere realizzate su un supporto ligneo, con bordi leggermente rialzati, sul quale veniva steso prima uno strato di cera e resina e successivamente applicate le minute tessere costituite da rame, piombo, pietre semipreziose colorate e marmi. Considerando che la grandezza delle tessere non supera la testa di uno spillo, a differenza delle altre la costruzione di queste icone portatili richiedeva grande abilità e precisione, rendendo così di fatto limitata la loro produzione.

Il restauro effettuato nel 1995 ha accertato che la tavoletta musiva di San Demetrio proviene dai laboratori della corte costantinopolitana. Il Cardinale Bessarione, probabilmente, ne venne in possesso all’epoca del Concilio di Ferrara (1438-1439), al quale partecipò per discutere le trattative sull’unione della chiesa romana con quella bizantina. La delegazione orientale era solita offrire in dono agli amici italiani icone a tempera e a mosaico e, quindi, non sembra improbabile che Bessarione a sua volta la abbia regalata al suo segretario personale Perotti. Il reliquario contiene nella parte alta una piccola ampolla in piombo nella quale fu trasportato il “santo balsamo” che sgorgava dalla tomba del Santo.

Per il suo altissimo valore storico-artistico, l’opera è stata esposta in occasione di due grandissimi eventi, primo dei quali la mostra dal titolo “Bisanzio: la fede e il potere (1261-1557)”, allestita al Museum of Art di New York dal 15 marzo al 4 luglio 2004. Successivamente l’icona è stata esposta nella Basilica di San Demetrio a Salonicco (Grecia) dal 24 ottobre al 28 novembre 2005, in occasione del 1.700° anniversario del martirio del Santo. Molto venerato a Salonicco, San Demetrio è il patrono di tale città, la cui ricorrenza cade il 26 ottobre.

Oltre all’icona, come detto, nella Sala Perottiana sono conservati preziosi reliquiari, tra i quali uno a cassetta, in legno dipinto, ascrivibile ad una bottega d’influenza bizantina del XV Secolo. Al suo interno si trovano sei scomparti per le reliquie. Quindi, un reliquiario a ostensorio, così chiamato perché contiene nella parte alta una piccola ampolla di cristallo in cui veniva custodita la reliquia. Ascrivibile alla collezione gotica tedesca, tale reliquiario è fatto risalire all’anno 1460 circa. La collezione Perotti comprende, inoltre, sempre con funzione di reliquiari e di fattura tedesca, dieci cofanetti a forma di forziere con coperchio curvilineo, rivestiti in cuoio a fiorami impressi in oro e argento con listati in bronzo dorato, dotati di serratura e chiave; quindi un cofanetto reliquiario a forma rettangolare, ricoperto in carta dipinta e, ancora, un altro cofanetto reliquiario in argento sbalzato e cesellato.

L’esposizione comprende, inoltre, un reliquiario a dittico in avorio a due sportelli, di scuola francese del XIV Sec., con inseriti nella struttura in legno dorato sei ricettacoli per altrettanti cartigli. Le lastrine in avorio, lavorate a bassorilievo, raffigurano quattro soggetti sacri.

Fanno parte della raccolta anche quattro reliquiari a capsula, la cui realizzazione è attribuibile alla cultura figurativa della Germania meridionale, e un gruppo di opere costituite da una custodia circolare per “Agnus Dei”.

Un altro interessante gruppo di opere esposte, la cui origine appare vicina a quella dei reliquiari a capsula, sono due croci reliquiarie pettorali, di cui una in argento con il bordo esterno decorato da grani di corallo e l’altra in argento dorato. Pregevole è anche la croce reliquiario professionale in legno dorato, la cui base indica chiaramente la sua funzione. Tale opera è databile intorno alla seconda metà del XV Secolo e, secondo alcuni studiosi, è attribuibile a Polidoro di Bartolomeo di Tommaso, artista folignate che lavorò per il Perotti e la sua famiglia nella sua residenza sassoferratese.

Icona di San Demetrio

Croce reliquiario processionale (Sec. XV)

Reliquiari

Reliquiario a dittico in avorio a due sportelli incluso in una cassetta lignea dorata

Serie di reliquiari a cofanetto
(Bottega del cuoio di area tedesca del XV Sec.)

 

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