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Al Teatro del Sentino l'appuntamento è con "Il figlio" - Lo splendido testo di Zeller portato in scena da un cast prestigioso, nel quale spiccano Cesare Bocci e Galatea Ranzi - Martedì 24 gennaio, ore 21,00

Sassoferrato, 19 gennaio 2023 - Un cast prestigioso per uno spettacolo intenso, emozionante, coinvolgente e dai contenuti estremamente attuali. La rappresentazione, dal titolo Il figlio, il cui testo porta una firma autorevole, quella del pluripremiato scrittore, drammaturgo e regista francese Florian Zeller, andrà in scena al Teatro del Sentino martedì 24 gennaio alle ore 21,00. Protagonisti dello spettacolo due grandi attori, intensi, raffinati e molto apprezzati dal pubblico, Cesare Bocci e Galatea Ranzi, e due giovani talenti che vantano già un curriculum artistico di tutto rispetto: Giulio Pranno e Marta Gastini.  Completano il cast altri due validi interpreti: Riccardo Floris e Manuel Di Martino. Di alto profilo anche la regia curata da Piero Maccarinelli. L’opera dell’autore parigino, candidata a sei premi Molière,  fa parte di una trilogia, Il padre, La madre e, appunto, Il figlio, i cui testi non sono collegati fra loro se non dal numero dei personaggi (sei) e dalle implicazioni umane e sociali che sviluppa. Dopo il successo ottenuto firmando la regia de Il padre, con Alessandro Haber grande protagonista in scena, Maccarinelli “riprende” Zeller con questa opera che racconta con acutezza e sottigliezza le incomprensioni generazionali, gli egoismi e l’incomunicabilità nella famiglia del giovane Nicola, attorno alla cui dolorosa adolescenza si snoda la vicenda. «La trama è semplice, soprattutto all’inizio - scrive lo stesso Maccarinelli nelle note di regia -  ma non il tessuto di emozioni, la voglia di svelare quel che spesso, troppo spesso si nasconde. Il  testo è  capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio, ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze, delle loro incapacità di capire se stessi e gli altri. La vita in tutte le sue sfaccettature per piantare uno specchio nel cuore a tutti i genitori di un figlio adolescente. Non voglio svelare il grande colpo di scena del finale che spero emozioni gli spettatori. Rappresentato già in moltissimi paesi è un onore per me dirigere questo testo di Zeller, lucido intelligente e carico di emozioni, un gran bel pezzo di teatro contemporaneo di parola».

Trama: Nicola frequenta l’ultimo anno di liceo e vive a casa della madre Anna. Suo padre Piero ha appena avuto un altro figlio con la sua nuova compagna Sofia. Anna  informa il padre che Nicola da ormai tre mesi non frequenta più il liceo e, secondo lei, ha  una depressione adolescenziale. Piero, parlando con Nicola, scopre il desiderio del figlio di andare  a vivere da lui e Sofia. Piero, a quel punto, decide di cambiare scuola a Nicola, iniziando ad  adoperarsi, per quanto possibile, per ridare al figlio il gusto di vivere… 

Dunque, uno spettacolo da non perdere per la sua capacità di tenere sempre alta l’attenzione dello spettatore e di penetrare nella sua sfera emozionale.

 Info: Comune di Sassoferrato  - tel. 0732/956222-231 - cell. 377/1203522 - fax 0732/956234, e-mail: info@comune.sassoferrato.an.it - web: www.comune.sassoferrato.an.it , area “Teatro”.

"La vedova allegra" apre la stagione di prosa 2022/23 del Teatro del Sentino - Protagonisti centrali della celebre operetta Annalena Lombardi, Piero e Mariella Guarnera - Sabato 17 dicembre, ore 21,00

Sassoferrato, 12 dicembre 2022 - La stagione di prosa 2022/23 del Teatro del Sentino si apre - sabato 17 dicembre alle ore 21,00 - con quella che è considerata la regina e, al contempo, la più amata delle operette, autentico capolavoro del compositore Franz Lehár: La vedova allegraA distanza di oltre un secolo daI suo debutto al Theater An der Wien di Vienna, la romantica vicenda, ambientata nella Parigi dei primi anni del Novecento, continua ad ammaliare il pubblico con la sua leggerezza, gli equivoci esilaranti e le tematiche sempre attuali legate all’amore, al denaro e al potere. Nella circostanza la creazione di Lehár viene fatta rivivere attraverso un’originale rivisitazione di Mariella Guarnera che propone una nuova ed esclusiva versione mantenendo l’eleganza della tradizione classica. Figure centrali dell’operetta sono Annalena Lombardi, nelle vesti della fascinosa Hanna Glawari, e Piero Guarnera, che interpreta il conte Danilo Danilowitsch rolex replica. La regia porta la firma di Edoardo Guarnera, grande tenore e artista versatile, recentemente scomparso, al quale è dedicato lo spettacolo per onorarne la memoria. Mariella Guarnera, come mezzosoprano, vanta una trentennale attività artistica che l’ha vista presente nelle stagioni dei più importanti teatri nazionali e internazionali, collezionando prestigiose collaborazioni artistiche come, ad esempio, quelle con Franco Zeffirelli, Andrea Bocelli, Josè Carreras, solo per citarne alcune. La protagonista femminile, Annalena Lombardi, appunto, è artista versatile e di talento: attrice, cantante, soprano, soubrette. Debutta giovanissima e in poco tempo diviene prima donna della compagnia del “Re” dell’operetta, Sandro Massimini, dando vita così ad una sequenza di collaborazioni con artisti del livello di Saverio Marconi (A qualcuno piace caldo, per la regia di Gino Landi) e Lando Buzzanca (ne La Vedova allegra), solo per ricordare alcuni dei suoi successi. Prestigiosa anche la carriera di Piero Guarnera, baritono, che ha alle spalle una lunga e brillante carriera che lo ha visto esibirsi costantemente in prestigiosi teatri d’opera italiani ed esteri: dalla Scala di Milano al Teatro dell’opera di Roma, dall’Opera di Vienna al Covent Garden di Londra, etc. Oltre ai citati interpreti, sul palco del Sentino si esibiranno quindici artisti della GuarnerBros (la compagnia teatrale fondata dai fratelli Edoardo e Mariella Guarnera), tra i quali: Matteo Micheli (nella parte di Njegus), Vincenzo Pellicanò (Mirko Zeta), Mariella Guarnera (Valencienne), Massimiliano Drapello (Camille De Rossillon), Patrizia Tapparelli (Madame Bogdanowich). Particolarmente suggestivo l’allestimento grazie alle coreografie di Eleonora Pedini e Michela Pavese. Splendide le scene, così come i costumi originali del Museo Massimini.

 Sinossi: Se la bella Hanna Giawari, vedova ed erede di un ricchissimo banchiere di corte del piccolo Stato di Pontevedro, sposasse nuovamente un pontevedrino, risolleverebbe le sorti del Regno che rischia la bancarotta. Tra i numerosi pretendenti il conte Danilo Danilowitsch - segretario d’Ambasciata -  appare l’uomo più adeguato a sposare la fascinosa Hanna, sebbene il rapporto tra i due sia conflittuale e scandito da continue schermaglie amorose…

Divertenti pasticci diplomatici, circostanze frizzanti e gradevoli intrighi animano l’intera storia nella quale le melodie di Franz Lehár e non solo, fanno da cornice allo spettacolo, interamente cantato dal vivo.

Info: Comune di Sassoferrato  - tel. 0732/956222-231 - cell. 377/1203522 - fax 0732/956234, e-mail: info@comune.sassoferrato.an.it - web: www.comune.sassoferrato.an.it , area “Teatro”.

 

 

Si apre il sipario sulla stagione di prosa 2022/23 del Teatro del Sentino - Gli spettacoli in cartellone

Sassoferrato, 28 novembre 2022 - L’appuntamento con il Teatro del Sentino, quest’anno, è di quelli da non perdere. Quella che si aprirà il 17 dicembre è una stagione di prosa che si preannuncia emozionante, intrigante e, come vuole la tradizione, nel segno della qualità. Organizzata dall’Amministrazione comunale - sempre attenta alla promozione della cultura e dell’arte, per le quali investe competenze e risorse grazie anche al crescente interesse del pubblico - la stagione alterna momenti esilaranti ad altri più intensi che inducono alla riflessione, con uno sguardo spesso rivolto all’attualità. Una edizione, al cui allestimento collabora la Pro loco, che presenta sei titoli in cartellone, di cui cinque in abbonamento ed uno dedicato al pubblico giovane che avrà quali protagonisti i giovanissimi allievi della Scuola comunale di teatro. In scena artisti di primo piano del panorama artistico nazionale e non solo: da Cesare Bocci a Galatea Ranzi, da Tosca D’Aquino a Giampiero Ingrassia, da Enzo Iacchetti a Vittoria Belvedere, da Tiziana Foschi ad Antonio Pisu, da Giancarlo Ratti a Piero Guarnera, da Annalena Lombardi a Mariella Guarnera, solo per citare i più noti. L’apertura è affidata a quella che è considerata la regina e, nel contempo, la più amata delle operette, La vedova allegra, autentico capolavoro del compositore Franz Lehár. A distanza di oltre un secolo daI suo debutto al Theater An der Wien di Vienna, la romantica vicenda, ambientata nella Parigi dei primi anni del Novecento, continua ad ammaliare il pubblico con la sua leggerezza, gli equivoci esilaranti e le tematiche sempre attuali legate all’amore, al denaro e al potere. Nella circostanza la creazione di Lehár viene fatta rivivere attraverso un’originale rivisitazione di Mariella Guarnera che propone una nuova ed esclusiva versione mantenendo l’eleganza della tradizione classica. Come mezzosoprano la Guarnera vanta una trentennale attività artistica che l’ha vista presente nelle stagioni dei più importanti teatri nazionali e internazionali. La regia porta la firma di Edoardo Guarnera, grande tenore e poliedrico artista, recentemente scomparso, al quale è dedicato lo spettacolo per onorarne la memoria. Figure centrali dell’operetta sono Annalena Lombardi e Piero Guarnera. Quest’ultimo, baritono di alto valore, ha alle spalle una lunga e brillante carriera che lo ha visto esibirsi costantemente in prestigiosi teatri d’opera italiani ed esteri. La Lombardi è artista versatile e di grande talento: attrice, cantante, soprano, soubrette. Oltre ai citati interpreti, sul palco del Sentino si esibiranno altri quindici eccellenti artisti della GuarnerBros. Divertenti pasticci diplomatici, circostanze frizzanti e gradevoli intrighi animano l’intera storia nella quale le melodie di Franz Lehár e non solo, fanno da cornice allo spettacolo, interamente cantato dal vivo. Il secondo appuntamento della stagione, il 24 gennaio, è con rappresentazione intensa, emozionante, coinvolgente ed estremamente attuale - Il figlio - firmata dallo scrittore, drammaturgo e regista francese Florian Zeller. L’opera dell’autore parigino, candidata a sei premi Molière, fa parte di una trilogia, Il padre, La madre e, appunto, Il figlio, i cui testi non sono collegati fra loro se non dal numero dei personaggi e dalle implicazioni umane e sociali che sviluppa. Di alto profilo anche la regia, che porta la firma di Piero Maccarinelli. Protagonisti centrali della rappresentazione due grandi attori, intensi, raffinati e molto apprezzati dal pubblico: Cesare Bocci e Galatea Ranzi. Accanto a loro altri tre interpreti di valore, quali Giulio Pranno, Marta Gastini e Jacopo Angelini. Dopo il successo ottenuto firmando la regia de Il padre, Maccarinelli “riprende” Zeller con questa opera che racconta con acutezza e sottigliezza le incomprensioni generazionali, gli egoismi e l’incomunicabilità nella famiglia del giovane Nicola, attorno alla cui dolorosa adolescenza si snoda la vicenda. «La trama è semplice, soprattutto all’inizio - scrive lo stesso Maccarinelli nelle note di regia -  ma non il tessuto di emozioni, la voglia di svelare quel che spesso, troppo spesso si nasconde. Il  testo è  capace di conquistare grazie non solo alla bellezza del linguaggio, ma alla capacità di introspezione, ai rimandi fra un personaggio e l’altro, al manifestarsi delle loro debolezze, delle loro incapacità di capire se stessi e gli altri. La vita in tutte le sue sfaccettature per piantare uno specchio nel cuore a tutti i genitori di un figlio adolescente. Non voglio svelare il grande colpo di scena del finale che spero emozioni gli spettatori». Il 21 febbraio Tosca D’Aquino e Giampiero Ingrassia, porteranno in scena Amori e sapori nelle cucine del Gattopardo, una commedia divertente e coinvolgente il cui testo è firmato da Roberto Cavosi, per la regia di Nadia Baldi. Accanto ai due protagonisti, un altro grande interprete, Giancarlo Ratti. Completano il cast tre validissimi attori: Tommaso D’Alia, Rossella Pugliese e Francesco Godina. Cosa accade nelle cucine di Palazzo Ponteleone mentre nei lussuosi saloni soprastanti si consuma il famoso ballo narrato dal famosissimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa Il Gattopardo? È presto detto: volano le portate, si azzuffano i cuochi, si tirano padelle, ma, soprattutto, si svelano amori impensabili, crudeli e meravigliosi, conditi da tutti quei santi e profani profumi tipici della cucina siciliana. Teresa, la cuoca, in gioventù è stata la prostituta prediletta nientemeno che di Don Fabrizio Salina, il Gattopardo. Il loro fu un amore tanto intenso quanto impossibile che incendiò un’intera estate. Ma è da vent’anni che non si vedono e lei lo aspetta, sperando che la degni almeno di un saluto, mentre la sua anima custodisce un inconfessabile segreto. Una storia  ambientata nel secondo ‘800 che si dipana tra succulenti litigi, ricatti, ironia, sarcasmo e umorismo, attraverso lo scontro di Teresa e l’altro cuoco, Monsù Gaston. Uno invidioso dell’altra, non si accontentano di gareggiare nel preparare i piatti migliori, ma vogliono avere anche l’esclusiva delle attenzioni di Don Fabrizio. Un testo nel quale pietanze e sentimenti si mischiano ad arte in quel caleidoscopico mondo fatto di languore ed erotismo, di passione e causticità tipico del “profondo” sud. Un recital all’insegna della risata, ma anche dell’“amarcord”, dal titolo Faccia un’altra faccia, andrà in scena l’11 marzo. A metterci la…faccia, la sua, tosta e schietta come sempre, Tiziana Foschi, la quale, attraverso una brillante performance, rappresenta le facce di vari personaggi, spesso singolari, talvolta buffi oppure strani, che l’attrice romana ha incontrato nel percorso della sua carriera e della sua vita, dagli inizi con il famoso quartetto “Premiata Ditta” fino ad oggi. Attrice dalla straripante vis comica, ma anche versatile e intensa - basti pensare alla magistrale interpretazione drammatica esibita in Pesce d’Aprile accanto a Cesare Bocci - la Foschi torna al Teatro del Sentino con la “complicità” in scena di una solida spalla, quella di Antonio Pisu, attore, regista e sceneggiatore di grande sensibilità artistica. Entrambi firmano il testo dello spettacolo, la cui regia è curata dallo stesso Pisu. E’ la stessa Foschi a spiegare il senso di questo suo lavoro teatrale: «Persone, tipologie umane che ho visto passare (ma anche restare) in molti anni di questo mestiere. Facce che in scena si amplificano, diventano grottesche pur di strappare una risata, e in platea ognuno replica watches riconosce il vicino di casa, il giornalaio, il collega d’ufficio, la suocera, ma mai se stesso. È l’antico gioco della parodia: trasformare persone in personaggi e situazioni quotidiane in ciò che vale la pena di raccontare. Le mie facce sono proiezioni di realismo, sono facce contemporanee, che raccontano l’attualità, ma anche facce di sogno cinico e garbato. Questo spettacolo cerca di scatenare una risata, stimolare un pensiero, suscitare un ricordo…cerca una nuova faccia da mostrare». Chiuderanno la stagione degli spettacoli in abbonamento, il 19 aprile, due grandi artisti, poliedrici, brillanti, padroni del palcoscenico: Enzo Iacchetti e Vittoria Belvedere, protagonisti di una splendida commedia, Bloccati dalla neve, che porta la firma del drammaturgo britannico Peter Quilter, per la regia di Enrico Maria Lamanna. Il testo dello spettacolo è recentissimo, essendo stato scritto nel 2020 durante il primo lockdown. Bloccati dalla neve è una commedia brillante che ha come tema la convivenza tra persone diverse, sia per carattere, sia per il modo di concepire il mondo e la vita, in una situazione al limite, di estrema necessità. Patrick è un uomo di mezza età che vive solitario in un cottage di campagna. Ama stare da solo e negli anni ha sviluppato una sorta di misantropia. Un giorno, però, durante una violentissima tempesta di neve, la sua pace viene turbata. Judith, una donna che vive nel villaggio vicino, bussa alla sua porta chiedendo pane e uova. È interamente coperta di neve. Patrick, indispettito, la accontenta, sperando che Judith se ne vada presto. Purtroppo per lui le cose si complicano. La tempesta di neve diventa ancora più violenta e un comunicato della polizia intima a tutti gli abitanti dei dintorni di non uscire all’aperto e di barricarsi in casa. I due sono così costretti a dover convivere in quella quarantena forzata. Due caratteri forti messi costantemente a confronto, ventiquattro ore su ventiquattro. Riusciranno Patrick e Judith a trovare dei punti in comune, sebbene appartengano a mondi completamente diversi? Diventeranno amici, nonostante tutto, anche dopo la fine della tempesta di neve?

La campagna abbonamenti è già iniziata. Info: Comune di Sassoferrato  - tel. 0732/956222-231 - cell. 377/1203522 - fax 0732/956234, e-mail: info@comune.sassoferrato.an.it - web: www.comune.sassoferrato.an.it

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