Sassoferrato, 13 novembre 2019 - Un cartellone a cinque stelle! La stagione di prosa 2019/20 del Teatro del Sentino, che aprirà i battenti il 18 dicembre, si preannuncia emozionante ed intrigante e, come da tradizione, nel segno della qualità. Allestita dal Comune con la collaborazione della Pro Loco, la stagione alterna momenti esilaranti ad altri intensi, densi di significati e coinvolgenti ed affronta spesso problematiche della vita contemporanea, trattandole talvolta con leggerezza ed ironia. Un ricco cartellone, composto da cinque prestigiosi appuntamenti in abbonamento, più altri quattro destinati al pubblico giovane.
In scena protagonisti di primo piano del panorama artistico nazionale: da Enzo Decaro a Nancy Brilli, da Ettore Bassi a Simona Cavallari, da Tiziana Foschi ad Antonio Pisu, da Fioretta Mari a Fabio Ferrari e poi ancora Gigio Alberti, Valerio Santoro, Giovanni Esposito, Gennaro Di Biase, Fulvio Pepe, Giancarlo Ratti, Malvina Ruggiano, solo per citare i più noti. Firme prestigiose anche tra autori, registi e musicisti delle varie pièce teatrali: Peppino De Filippo, Iaia Fiastri, Lina Wertm?ller, Pupi Avati, Florian Zeller, Giorgio Gaber.
Lo spettacolo inaugurale, il 18 dicembre, appunto, è con una esilarante commedia di Peppino De Filippo, “Non è vero ma ci credo”, per la regia di Leo Muscato. Protagonista centrale dello spettacolo un artista di grande valore, versatile, intenso, raffinato, Enzo Decaro, affiancato con bravura da altri nove tra attrici ed attori. «Ereditando la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo - spiega al riguardo il regista Muscato - ho deciso di inaugurare questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ho fatto con lui. Rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano proveremo a dare a questa storia un sapore più contemporaneo. Quella che andremo a raccontare è una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili e che sono in qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni ‘30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questa sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni ‘80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona».
Grandissime firme d’autore caratterizzano il secondo appuntamento in cartellone, il 28 gennaio, quando andrà in scena “A che servono gli uomini?”, splendida commedia musicale di Iaia Fiastri, per la regia di Lina Wertm?ller e le musiche di Gorgio Gaber. Straordinaria interprete dello spettacolo un’artista dal talento indiscutibile, brillante e versatile, Nancy Brilli, nel ruolo di Teodolinda. In scena, accanto all’attraente attrice romana, un cast di valore: Fioretta Mari, Daniele Antonini, Nicola D’Ortona e Giulia Gallone. La prima messa in scena di questo spettacolo, interpretato all’epoca da Ombretta Colli, risale al 1988. Fu, per l’appunto, suo marito Gaber a preparare per la circostanza una colonna sonora ricca di ritmi, originalità, brani belli e semplici che arrivano subito all’orecchio e rimangono nella testa degli spettatori. Teodolinda è una donna in carriera stanca del genere maschile, che si definisce soddisfatta della sua vita da single, ma rimpiange di non aver mai avuto un figlio. Un giorno scoprirà che il suo vicino di casa lavora presso un istituto di ricerche genetiche dove si pratica l’inseminazione artificiale… «A dispetto del titolo - scrive la Wertm?ller nelle note di regia - questa non è una commedia femminista. Adattata dalla pièce scritta negli anni ‘80 da Iaia Fiastri, questa rappresentazione è più attuale che mai, toccando un tema caro a molte donne sole: il desiderio di avere un figlio».
Il 1° marzo sarà la volta di “Regalo di Natale”, pièce teatrale di grande intensità e anche di attualità, nonostante il testo sia datato di oltre trent’anni. Lo spettacolo è tratto dal celebre film di Pupi Avati del 1986, che ottenne prestigiosi riconoscimenti. Sapientemente diretto da Marcello Cotugno, “Regalo di Natale” è innanzitutto una profonda e amara riflessione sulla perdita dei valori umani, sulla perfidia, la meschinità, la doppiezza di certi comportamenti e sul tradimento dell’amicizia. Quattro amici di vecchia data si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. Con loro c’è anche il misterioso avvocato Santelia, il classico “pollo da spennare”, un ricco industriale contattato da uno degli amici per partecipare alla partita. Il cast è di grande bravura: Gigio Alberti, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase e Fulvio Pepe si calano in una partita che probabilmente lascerà i loro personaggi tutti sconfitti, a dimostrazione di come alcuni valori fondamentali delle relazioni umane - amicizia, lealtà e consapevolezza di sé - stiano dolorosamente tramontando dal nostro orizzonte.
Un celebre scrittore e drammaturgo parigino, Florian Zeller, è l’autore di “Mi amavi ancora…”, splendida opera teatrale scritta nel 2006, che andrà in scena il 22 marzo. Il testo, “Si tu mourais” (Premiato dall’Accademia Francese di Nuova Drammaturgia), è un dramma moderno, emozionante e intenso, dolce e amaro al tempo stesso. A rappresentarlo due grandi attori, Ettore Bassi e Simona Cavallari, “accompagnati” con bravura da altri due eccellenti interpreti, quali Giancarlo Ratti e Malvina Ruggiano. Anche la regia porta una firma importante, quella di Stefano Artissunch, il quale spiega al riguardo: «Non mi capita spesso di leggere un testo teatrale ed arrivare a commuovermi, dicendo questo non voglio tradire la sua introspezione immaginandola solo come materia emotiva, ma credo proprio che la fortuna di questo giovane autore, vincitore di numerosi premi in Francia ed in tutti i palcoscenici del mondo, sia una raffinata ed eccellente scrittura ricca di colpi di scena e densa di umorismo, dove il passato ed il presente giocano a nascondino come la verità e la menzogna. Zeller ci pone di fronte a poche certezze e ci solleva sempre molti dubbi come scrive nelle sue note: “possiamo davvero conoscere l’altro, o la sua faccia rimane ancora, pur essendo familiare, una maschera, una chimera, una Pirandelliana ricostruzione?”»
L’ultimo appuntamento della stagione, il 4 aprile, è con “Via da Paradiso”, un’originale e intrigante rappresentazione, per la regia di Federico Tolardo, portata in scena da tre artisti di assoluto valore, intensi, brillanti, ironici: Tiziana Foschi, Fabio Ferrari e Antonio Pisu. «Cosa si può rubare dal paradiso?» - si legge nelle note di presentazione dello spettacolo, il cui testo porta la firma degli stessi Foschi e Pisu - La bellezza! In un tempo più legato ad un futuro remoto che a un passato anteriore, in un luogo spoglio, con residui di anime in transito chiamato Eden, tre personaggi stanno per compiere un furto. Dio (nome in codice), è un dandy un po’ sconclusionato e senza fissa dimora che assolda per poco più di trenta denari un esperto di sistemi di sicurezza appassionato di opera lirica e una scassinatrice che vive la sua assenza nel mondo reale aprendo serrature. Nomi in codice: Adamo ed Eva. L’attico che dovranno svaligiare è pieno di opere d’arte e la loro missione è prenderle tutte, ad eccezione dei gioielli all’interno della cassaforte. Sarà dunque quella la loro mela del peccato? Riusciranno a fuggire da quel luogo? Attraverso la metafora dell’eden, “Via dal paradiso” è uno spettacolo ironico che parla dell’essere umano, dei suoi dubbi, delle sue paure, ma soprattutto del suo desiderio ancestrale di guardare verso i confini e cercare di oltrepassarli. I tre personaggi si mettono letteralmente a nudo… e nessuna foglia di fico potrà salvarli».
La campagna abbonamenti è già iniziata. Info: Comune di Sassoferrato - Ufficio Relazioni con il Pubblico - Piazza Matteotti, 4 - tel. 0732/956217-222 - cell. 377/1203522 - fax 0732/956234, e-mail: teatrodelsentino@comune.sassoferrato.an.it - web: www.comune.sassoferrato.an.it , area “Teatro”.
Inizia Sabato 19 Ottobre p.v. alle ore 17 a Palazzo Oliva, con la prima conversazione di Diego Quaglioni (Università di Trento) sul grande giurista Bartolo da Sassoferrato (1314-1357), il primo ciclo di conversazioni (‘300/’400/’500), curato da Galliano Crinella, sul tema: “il Chi è Sentinate”, promosso dall’Istituto internazionale di Studi Piceni “Bartolo da Sassoferrato” con il patrocinio del Comune di Sassoferrato. I successivi incontri, a cadenza settimanale e sempre di Sabato alle ore 17, si terranno con questo ordine: Tiziana Gubbiotti, Pietro Paolo Agabiti (1470-1540), pittore, il 26 Ottobre; Francesca Carnazzi, Baldassarre Olimpo degli Alessandri (1486-1540), poeta popolare, il 2 Novembre; Alvaro Rossi, Pietro Bizzarri (1525-….), storico, il 9 novembre; Guido Arbizzoni Artusi, Pandolfo Collenuccio (1444-1504), umanista, il 16 Novembre; Francesco Iacobini, Card. Alessandro Oliva (1407-1463), il 23 Novembre. L’iniziativa tende ad un approfondimento della vita e dell’opera dei sei personaggi a cui Sassoferrato ha dato i natali e che hanno poi fornito un significativo contributo alla cultura e alla civiltà nel solo nel periodo della loro vita ma anche in tempi successivi. Interessante il possibile coinvolgimento dei giovani studenti e questo a partire dalla toponomastica cittadina, dal momento che ci sono vie, piazze e palazzi che portano il nome delle sei figure. Non potevamo ampliare il numero degli incontri. Mancano indubbiamente, in questo primo ciclo, alcune figure che pure hanno avuto notevole importanza nella cultura umanistica, tra le quali quella più conosciuta di Niccolò Perotti, autorevolissimo latinista, che ha ispirato la lunga stagione dei “Congressi internazionale di Studi Umanistici”, ideati e curati da Padre Stefano Trojani, Sesto Prete, Alberto Grilli (Università di Milano) e Ferruccio Bertini (Università di Genova), tenutisi annualmente a Sassoferrato dal 1980 al 2016. I risultati scientifici di ben 37 Congressi sono confluiti in altrettanti fascicoli di “Studi Umanistici Piceni”, un patrimonio di altissimo valore per gli studi umanistici. Basti ricordare, a questo proposito, che l’Università di Oxford li ha richiesti, per una delle sue Biblioteche, all’Istituto bartoliano. Mentre si tiene questo ciclo di conversazioni, l’Istituto è impegnato nella definizione delle prossime iniziative su Bartolo da Sassoferrato. Per questo, Sabato 19 Ottobre si riunirà anche il Comitato scientifico di cui fanno parte lo stesso Diego Quaglioni, Ferdinando Treggiari e Maria Alessandra Panzanelli Fratoni, dell’Università di Perugia, Galliano Crinella e i magistrati Dario Razzi e Giuseppe Severini. E’ in corso di stampa, inoltre, il primo dei “Quaderni bartoliani” sui tre Trattati politico-giuridici del giurista sentinate: “Trattato sulla tirannide”, “Trattato sulle costituzioni politiche”, “Trattato sui partiti”, tradotti a cura di Dario Razzi nelle edizioni folignati de “Il Formichiere”.
Sassoferrato, 11 ottobre 2019 - E’ in pieno svolgimento la Rassegna Internazionale d’Arte/Premio G.B. Salvi 2019, inaugurata lo scorso 14 settembre, a cura di Riccardo Tonti Bandini le cui sedi espositive concepite tra il Borgo e il Castello sono unite dalle visioni degli artisti sui temi dei paesaggi multipli. La Rassegna oltre all’interessante percorso espositivo capace di coniugare tradizione e futuro offre significativi eventi organizzati a contorno nella storica cornice del seicentesco Palazzo degli Scalzi. Si inizia sabato 12 p.v. con l’apertura straordinaria, dalle ore 21,00 alle ore 23,00, per celebrare la “Giornata del Contemporaneo”, per proseguire, domenica 20 ottobre alle ore 17,00, con l’evento più strettamente collegato all’edizione 2019, vista la presenza di opere dell’artista Renato Bruscaglia. IL pomeriggio del 20 ottobre, sarà infatti, impegnato con la presentazione della cartella d’arte Ad ogni strumento la sua parola, con le grafiche di Renato Bruscaglia, design Federica Fogli, Edizioni La luna, Fermo; Sabato 26 ottobre sarà la volta di: Dammi un nome: Visual project di Prato e Bruschi; e infine domenica 3 novembre, in concomitanza con la chiusura della Rassegna, concerto finale jazz bossa Brincadeiras de crianÇa con Leopoldo e Francesco Fioranelli. Quali migliori occasioni per i sentinati e non solo, per visitare la 69° edizione della la Rassegna Internazionale d’Arte/Premio G.B. Salvi 2019 uno tra gli appuntamenti d’arte contemporanea più longevi d’Italia, che resterà aperta fino al 3 novembre ai seguenti orari: venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 15:30 alle 18:30 - lunedì, martedì, mercoledì e giovedì su prenotazione.